curiosità stroriche padovane  1°

LOGGIA AMULEA

Situata nel Prato della Valle, la Loggia prende il nome dal Card. Antonio da Mula o Amuleo, che in precedenza possedeva qui un palazzo, adibito a collegio per giovani della nobiltà veneta. L’edificio fu distrutto da un incendio nel 1822.

Il Comune di Padova deliberò poi di far costruire sull'area un nuovo palazzo con la fronte di Loggia. Inizialmente l’edificio avrebbe dovuto articolarsi in caffè, sale da ballo, sale da gioco, teatri, ma in seguito si preferì destinarlo ad uso militare. Intorno al 1860, fra i vari progetti in gara (alcuni dei quali presentati dallo Jappelli), fu scelto quello di Eugenio Maestri.

N’è uscita una struttura neogotica a due piani con doppia loggia, che recupera elementi medievali, soprattutto nell'uso delle decorazioni architettoniche in terracotta (architravi, formelle, lesene). Tra le arcate si ergono le statue di Dante e di Giotto, opera del Vela (1820-1891).

La costruzione però fu distrutta da un incendio nel 1822. Fu dunque fatto erigere nuovamente dal comune di Padova nel 1860.In epoche precedenti (sopr. seicento) l’ edificio era utilizzato per ospitare la presenza di personalità importanti in occasioni di spettacoli,  circhi , corse di cavalli. Il palazzo è in stile neogotico e segue  il modello degli edifici Veneziani, fu progettato dall’ ingegnere  Eugenio Maestri .

Sulla parete del portico: Felice Cavallotti, bassorilievo in Bronzo di G. Rizzo; un medaglione in bronzo di Taglioni; una lapide con iscrizione di Cavalletto a ricordo degli studenti padovani caduti nelle guerre di indipendenza; una tavola di marmo che porta inciso un sonetto dannunziano dedicato a Padova.  E una dedica scritta del famoso poeta vate Gabriele D’ Annunzio alla città di Padova.

Sede dei vigili del fuoco dal 1906 al 1989, il palazzo ospita ora alcuni uffici del Comune.

Davanti al portico vi sono le statue  create  nel 1865 dello scultore Vincenzo Vela ( di origini svizzere 1820-1891 che tante sculture creò in diverse regioni d ‘ Italia) che raffigurano  Dante Alighieri e del caposcuola della pittura italiana Giotto (che dipinse in importanti chiese di Padova).

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